Il Museo
La Sala d’Armi del Maniero è allo stesso tempo anche il Museo di Contrada; in essa sono presenti numerosi cimeli e riproduzioni storiche dell’epoca medievale.
Alcune teche di vetro protette accolgono i gioielli, la corona, il mantello e il trono della Castellana, la spada del Capitano e la gualdrappa di Canapino.
Questi preziosi manufatti sono esposti o indossati nella sfilata e altri giorni importanti dell’agenda paliesca.
All’interno del museo sono visibili anche la spada realizzata in ricordo del capitano Camillo Della Ricca, il gonfalone di Contrada e la stampa originale del foulard di Contrada realizzato nel 1992 dall’artista Ettore Falchi.
Su un’intera parete e possibile ammirare i nove stendardi delle vittorie che raffigurano i colori della Città di Legnano; sono inoltre presenti i due “pesi” delle vittorie del 1995 e 2007.
Il “Peso” è una scultura da 1176 grammi di argento e viene consegnato alla contrada vincente del Palio come premio da conservare in maniero.
Il Foulard di Contrada
Il foulard di Contrada riporta i colori e i simboli della contrada Contrada.
Esso è un chiaro simbolo di appartenenza e legame alla Contrada.
Si tiene generalmente al collo e viene indossato a partire dal giorno dell’emissione del bando fino al giorno del Palio (e fino alla Traslazione se la Contrada fosse vittoriosa).
LA DESCRIZIONE DEL FOULARD DA PARTE DELL’ARTISTA ETTORE FALCHI:
Il Sole, simbolo di San Bernardino, attraversa diagonalmente tutte le Contrade e illumina il rosso della nostra Contrada.
Le lettere di San Bernardino e gli altri segni eterogenei sparsi all’interno del campo rosso rappresentano i contradaioli.
Il nodo è il simbolo che unisce le Contrade. Il tutto sotto la protezione di Cristo.
La Spada del Capitano
Realizzata nel 2005 su progetto del Capitano Pier Galimberti, è una fedele riproduzione della spada dell’imperatore Ottone III, oggi conservata presso il museo della cattedrale di Essen in Germania.
Sul fodero sono raffigurati sia rappresentazioni di animali che le figure dei santi Cosma e Damiano. Sulla parte posteriore è incisa l’iscrizione “GLADIVS CV[m] FVERVU[n]T DECOLLATI P[a]TRONI N[ost] RI”.
La lama presenta, invece, una damascatura ornamentale tipica del periodo carolingio.
La Corona e il Mantello della Castellana
La Corona
Anche questo è un progetto, questa volta del 1974, del Capitano Pier Galimberti.
E’ composta da sei placche incernierate, in argento con ornamentazioni a roselle, smalti rossi e bianchi e pietre naturali (agate, quarzi, corniole, ambra, lapislazzuli, avventurina, ecc.) con imbottitura interna in velluto rosso.
Essa prende riferimento dalla corona ferrea di Monza donata dalla regina Teodolinda nel IX secolo e conservata nel Museo del Tesoro nel Duomo dell’antica capitale Longobarda.
Il Mantello
Realizzato nel 1992 su progetto del Priore Gianfranco Leva.
La sua realizzazione è basata su un doppione di seta color Écru con motivi e ricamo a telai rachel, in filo cotone e oro intrecciato.
Essa prende riferimento dal tessuto spagnolo del XI secolo, di probabile origine Bizantina, conservato a Firenze, Museo di Bargello.
La Gualdrappa di Canapino
La preziosa gualdrappa di Canapino, con ornamenti in oro, è realizzata su progetto di Pier Galimberti da un gruppo di Capitani e Gran Priori a ricordo del fantino Leonardo Viti detto Canapino e delle quattro vittorie da lui conseguite per la Contrada, viene utilizzata per la benedizione del cavallo che correrà il Palio nella Chiesa di Contrada ed ai piedi del Carroccio dopo la S. Messa solenne del giorno del Palio.
I Pesi
I Pesi del Palio di Legnano
Nel 1992 fu ripristinata la tradizione, in vigore dalle prime edizioni del Palio, che prevedeva la premiazione della Contrada vincitrice la corsa ippica con il “peso” di 1176 grammi d’argento, espresso in una scultura artistica.
Il numero dei grammi richiama l’anno della Battaglia di Legnano.
La realizzazione di questo trofeo è affidata ogni anno a un artista diverso.